Visita guidata di San Marco Argentano, la più normanna della Calabria

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Caratteristiche del tour

Durata: Mezza giornata
Tipologia:  Culturale
Inclusi:  Trasporto su richiesta
 Pranzo su richiesta
Partenze da: Provincia di Cosenza
Prezzo: Richiedi  

Info 

Escursione in provincia di Cosenza - San Marco Argentano  

  Visita guidata della Cattedrale di San Nicola con la cripta normanna

  Visita guidata della Torre Normanna del Guiscardo 

  Visita guidata del Complesso Monastico di Sant’Antonio o dei Riformati

Opzione intera giornata: San Marco Argentano + Castrovillari o Altomonte, con o senza pranzo incluso.

Descrizione

San Marco Argentano si trova nel cuore della provincia di Cosenza, non lontano da mete molto famose come la Riviera dei Cedri e la costa ionica cosentina, a pochi chilometri dalle Terme Luigiane e di Spezzano Albanese: si trova infatti sulla via istmica che collega lo Jonio al Tirreno. San Marco Argentano è definita la “città più normanna” della Calabria: anticamente conosciuta come Argentarum, è un centro urbano dalla storia molto antica, e per il suo patrimonio storico-artistico è considerata uno dei più importanti centri culturali della provincia di Cosenza. San Marco Argentano è stata abitata sin dal VIII secolo a.C. e per tutto il medioevo; uno degli avvenimenti che hanno lasciato più tracce in questo territorio fu sicuramente la conquista da parte di Roberto il Guiscardo, che nel 1048 la assediò e la trasformò in città fortificata. I normanni valorizzarono il luogo per la sua posizione strategica, e contribuirono allo sviluppo della città che divenne un grande cantiere dove si trovavano maestranze bizantine, arabe, longobarde e aragonesi impegnate nella costruzione delle principali opere. L'impianto urbanistico del centro storico è infatti indubbiamente di impronta normanna: è caratterizzato da stretti vicoli e sono presenti archi di stile bizantino. Con questo itinerario visiteremo le importanti testimonianze del periodo normanno e del basso Medioevo: la Cripta Normanna, dell’ XI secolo; il Convento della Riforma, del XIII secolo; la Torre del Guiscardo, del XIII secolo.
Cominceremo con la visita guidata della Cattedrale di San Nicola: di fondazione normanna, per molto tempo ha conservato l’impianto originale per poi subire integrazioni barocche tra il XVII e il XVIII secolo. Danneggiata dai terremoti del 1905 e del 1908, venne ristrutturata e nel corso dei lavori tornò alla luce la sottostante cripta normanna, risalente all'XI secolo. La cripta per molti secoli fu utilizzata come luogo di sepoltura di vescovi ed ecclesiastici e poi praticamente dimenticata: venne quindi risistemata rimuovendo le sepolture e le divisioni interne e adesso è conservata nel suo stato originario. Spesse mura, possenti arconi e campate la rendono un luogo austero e dal fascino peculiare.
La Torre Normanna del Guiscardo, detta anche di Drogone, risale al XIII secolo; ha mantenuto il suo impianto difensivo originale ed è caratterizzata dalla struttura a forma di grande tronco di cono detta“motta”. E' suddivisa in cinque piani sovrapposti definiti sale: la Sala delle Granaglie, al piano sotterraneo; la Sala delle Prigioni, al primo piano; la Sala delle Armi, al secondo piano; la Sala delle Udienze, al terzo piano e infine la Sala del Principe, al quarto piano. Tutti i livelli sono visitabili, le stanze, le gallerie, le segrete, le vie di fuga sono avvolte dal fascino misterioso della storia, permettendo quasi un viaggio indietro nel tempo, nel medioevo. Tra magia e folklore, tanti sono i detti e le leggende che riguardano i personaggi vissuti in questo luogo: una di queste racconta che le ragazze, nel pronunciare il nome di Sikelgaita, seconda moglie di Roberto il Guiscardo, sentano sfiorarsi la pelle o i capelli.
Si raggiungerà poi il Complesso Monastico di Sant’Antonio o dei Riformati, uno tra i più antichi esempi di architettura francescana in Calabria. Avendo subito nel tempo varie modifiche e trasformazioni, rimangono ad oggi, del periodo francescano, solo il campanile a vela, l’ingresso ed il coro ligneo. San Francesco da Paola dimorò qui dal 1429 al 1430, come indica la piccola cappella votiva all’interno della Benedetta, il piccolo giardino dove il Santo era solito pregare e la piccola finestra della cella dove il Santo dimorava.
Termineremo l'itinerario a San Marco Argentano passeggiando lungo le vie del centro storico per ammirare anche gli ottocenteschi palazzi signorili, oltre ad esempi di opere di epoca normanna, come la Fontana di Sikelgaita.

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